Qual è il prezzo giusto di un dipinto? Le riflessioni di un artista...

13.01.2021

di Giampiero Murgia

Il processo d'acquisto di un'opera d'arte è ben diverso da quello del bel disegno colorato che fa pandant con le tende: è un'esperienza totalmente diversa che va ben oltre la valenza dell'oggetto d'arredamento. 

Chi compra un'opera acquista il risultato di un processo di affinamento artistico e spirituale dispiegato in anni di ricerca e di sperimentazione. E questo percorso di crescita si condensa nelle fasi della realizzazione e della pubblicizzazione del dipinto: l'ideazione, la progettazione, la predisposizione dei disegni e dei bozzetti preparatori, la stesura dei mix stratificato delle cromature e delle velature, la messa a punto dei contrasti e delle luci, l'applicazione dosata delle vernici di protezione post asciugatura, l'iter espositivo e gli apprezzamenti del pubblico. Tuttavia, questa è la condizione necessaria ma non sufficiente.

Affinché un'opera sia meritevole ed eleggibile all'acquisto, credo che debbano essere soddisfatti tre requisiti: il fruitore d'arte deve poter intravvedere racchiuso nel dipinto il riflesso dell'anima dell'artista, l'opera deve risultare originale, l'opera deve corrispondere ai propri canoni di bellezza. Ed è pur vero che i fattori decisionali possano essere diversi per i mercanti d'arte contemporanea perché, in questi casi, ciò che conta è quasi esclusivamente il loro fiuto imprenditoriale rivolto alla tendenza modaiola del mercato: questa però è per sua natura effimera e circoscritta nel tempo. Perciò, fermo restando l'attrazione che i mercanti d'arte possano suscitare per le loro capacità d'acquisto, penso davvero che l'acquirente ideale sia colui che nell'incontrare l'opera provi sensazioni di ugual lunghezza d'onda di quelle dell'artista: la scoperta di questa affinità può richiedere anche tempo perché spesso occorre sia acquisita maggiore consapevolezza del livello di profondità di maturazione del percorso creativo. Quanto incide il tempo nell'arte! Tempo per crescere artisticamente, tempo per trasformare un'idea in un'opera aperta al pubblico, tempo per conoscere il livello artistico raggiunto... tempo!

Premesso ciò, credo il prezzo giusto di un dipinto sia il punto di equilibrio tra il quantum si è disposti a corrispondere e il quid che l'artista è disposto ad accettare per privarsi della sua creatura. Penso che quando un Artista decide di mettere in vendita un suo dipinto, a meno che dipingere sia la sua fonte di reddito per la sopravvivenza, non sia mai solo una questione di prezzo: per me rilevano non solo le disponibilità finanziarie ma la sensibilità e la qualità del compratore.

Ho avuto la fortuna di potermi permettere di declinare diverse proposte di acquisto: la versione ufficiale è stata quella che i dipinti mi servissero per una serie di eventi e di mostre personali ma la questione vera era che nel profondo non mi sentivo ancora pronto a staccarmi dai miei figli... Oggi però sono cresciuti e penso che potrebbero camminare da soli con le loro gambe ma ad una condizione, per me fondante: punto di equilibrio raggiunto, dovranno ritrovarsi tra mani di acquirenti di pari sensibilità ed amore... solo allora il sogno d'Arte dei protagonisti della domanda e dell'offerta si realizzerà... solo allora la gioia del ricevere bilancerà la gioia del donare...


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