Prienne: l'arte tra pittura, scrittura, incisione e collage
di Francesca Callipari
Pittrice e scrittrice pugliese, Giuseppa Marinaccio in arte Prienne, nasce in provincia di Foggia. Dopo la maturità in decorazione pittorica, prosegue gli studi presso l'Accademia di Belle Arti di Urbino, specializzandosi in Pittura e sempre nella stessa città frequenta corsi internazionali di xilografia e litografia.
Studiando il linguaggio dei grandi incisori del passato da Rembrandt a Morandi, le sue opere sono realizzate con una tecnica mista che tradisce la sua passione per l'incisione, riprendendo soggetti dalla vita quotidiana, come piccoli frammenti di vita che l'artista vuol cristallizzare in un'immagine, dando così la possibilità all'osservatore di ricavarne una riflessione...
Ha al suo attivo svariate mostre, personali o collettive, che le hanno permesso di ottenere stima e riconoscimenti da parte del pubblico e della critica. Nel 2010 in qualità di scrittrice ha pubblicato un romanzo dal titolo "Veleni...Contese e un po' di Mistero" e nel 2013 una interessante silloge poetica dal titolo "Battito d'ali" pubblicata da Albatros editore.
Nelle sue opere, l'artista riesce a frugare nei meandri della psiche umana, evidenziando il mondo interiore di ogni soggetto che rappresenta e riuscendo a creare paesaggi apparentemente statici nei quali si celano tutta una serie di simbologie, messaggi e spunti di riflessione sulla vita.
Osservando i suoi lavori vediamo come tutto trovi un perfetto equilibrio: ogni elemento ogni tonalità di colore sembrano unirsi in un piacevole e armonioso connubio, dando vita ad immagini dal sapore antico nelle quali elementi naturali, insetti e altri particolari della natura si uniscono a ricordi ed immagini del passato. Il legame con la terra, con il passato in particolare è molto forte come dimostrano le opere della serie Antiche dimore, nelle quali emerge chiaramente anche la straordinaria capacità narrativa dell'artista.
Altre volte, le sue opere assumono proprio una valenza sociale, come ad esempio in Difendiamo la terra nutriamo il pianeta. In quest'opera l'artista, come in un rebus, ci fornisce pochi elementi ma estremamente forti capaci di lanciare un segnale di denuncia sociale. Anche qui, si evidenzia un equilibrio compositivo notevole che va ad unirsi ad una raffinatezza e armonia nella scelta delle tonalità e nella perfetta unione delle tecniche.
Importante è inoltre la capacità introspettiva dell'artista che vediamo in molte opere figurative caratterizzate dallo sguardo fisso e pensieroso, nelle quali Prienne riesce proprio a catturare l'istante trasmettendoci una sensazione, uno stato d'animo in maniera così potente che quasi riusciamo ad identificarci nel soggetto rappresentato.
Sono opere da analizzare ed osservare nei minimi dettagli, perché proprio ogni elemento è una piccola chiave che ci porta alla verità. E' come se l'artista volesse condurci in un viaggio, in un percorso alla scoperta dell'essere e del mondo circostante, guidandoci per mano attraverso il caos quotidiano della vita per mettere ordine, fornendoci piccoli frammenti dai quali cogliere riflessioni, domande, per meglio comprendere la società in cui viviamo e trovare dunque magari possibili soluzioni ai problemi di questa esistenza.
Appare, dunque, palese quanto l'arte possa avere un potere salvifico, permettendo
all'uomo di conoscere le verità del mondo con
tutte le sue gioie e le sue sofferenze. Attraverso l'arte acquisiamo la
capacità di comprendere il linguaggio dell'anima che da sempre è il linguaggio
che ci permette di arrivare al cuore della gente!
Vuoi approfondire la conoscenza di questa artista? Guarda la puntata di ILoveItalyTv dedicata a Prienne!