International Exhibition - Arte in maschera: intervista all'artista Elisa Fantinato

20.01.2023

di Francesca Callipari

In occasione della mostra ARTE IN MASCHERA AL CARNEVALE DI VENEZIA che si terrà a Venezia con inaugurazione 4 febbraio 2023, siamo lieti di presentarvi una degli artisti protagonisti: l'artista ELISA FANTINATO

1) BENVENUTA AD ILOVEITALY NEWS, SIAMO MOLTO FELICI DI OSPITARTI IN QUESTO SPAZIO... PERMETTI AI NOSTRI LETTORI DI CONOSCERTI MEGLIO. QUANDO HAI SCOPERTO LA TUA PASSIONE PER L'ARTE E COSA RAPPRESENTA OGGI PER TE?

Grazie a Voi per l'ospitalità, le Vostre iniziative sono molto interessanti dal punto di vista artistico e culturale. Ho un percorso scolastico e di formazione artistica. Quando si trattò di scegliere, a tredici anni, la mia strada futura, ero disorientata. Tanto precisa e diligente da una parte, ma con un forte bisogno, già allora, di esprimermi. Dal test di selezione d'indirizzo mi avevano consigliato un percorso scientifico. Un caro amico un giorno mi disse che "se non scegli, qualcuno sceglie al posto tuo" e così fu. Ma chi scelse per me fu l'Arte. L'Arte mi indicò la via ed è qualcosa che mi ha aiutato e mi ha supportato negli anni. L'arte è per certi versi, a mio parere, terapeutica. Aiuta a scoprire la parte più profonda di sé stessi. Tutto fu chiaro davanti a me, all'improvviso, anche se ero giovane. Indirizzo grafico artistico prima, decorazione artistica d'interni poi. Gli anni passarono, la consapevolezza aumentò ma con essa, anche i doveri e le responsabilità. La vita, sorridendoti, ti impone tutto questo con il trascorrere del tempo. Iniziai un percorso lavorativo di natura tecnica in ambito grafico, nel settore del packaging ed ebbi una forte crescita, arrivando a ricoprire un ruolo importante.

Parallelamente, senza sosta e con tutta l'energia che mi contraddistingue, partecipai a mostre, esposizioni, corsi e la ricerca di eventi che potessero elevare la mia interiorità. Questo è il punto più importante della storia. Non elevare la mia immagine esterna ma la mia anima e le anime che si trovavano di fronte ai miei dipinti.

Vivere o non vivere d'arte, cosa significa? Che differenza fa? Fino a quale livello l'arte deve costituire un sostentamento di vita e fino a quale punto la vita è sostenuta grazie all'arte? Ma in particolar modo, se l'arte rappresentasse sempre la professione per vivere, la si amerebbe in egual modo? La risposta è del tutto soggettiva e forse, in ambito commerciale, non è così semplice da comprendere. La mia maturità artistica mi impone di fare chiarezza più agli altri che a me stessa, che l'amore per qualcosa va coltivato e se non diventa una professione è straordinario ugualmente, perché una persona è composta sicuramente dalla sua posizione sociale e professionale, ma anche da altri importantissimi tasselli costituiti dalla passione, dalla voglia di evolvere, di diventare migliore. Sono questi tasselli che formano la persona con la P maiuscola. E i miei tasselli sono stati messi insieme grazie all'amore per l'arte.

2) DAL 4 FEBBRAIO SARA' INAUGURATA A VENEZIA QUESTA MOSTRA CHE TI VEDRA' PROTAGONISTA INSIEME AD ALTRI TALENTUOSI ARTISTI. TI VA DI PARLARCI DELLE OPERE CHE ESPORRAI IN QUESTO EVENTO?

Le opere che esporrò in questo evento sono il frutto del mio percorso artistico.

Vorrei prima parlare dell'opera "La coerente bellezza dei numeri". Acrilico su legno, 60x60 cm. Diverse persone mi hanno chiesto come io possa essere creativa e lavorare con i numeri tutto il giorno. Un paradosso? Certo, come lo è spesso la vita stessa. Ho dedicato loro un dipinto, dove ho contrapposto la bellezza della gioventù soggetta a cambiamento, all'imperturbabilità dei numeri nel tempo. Amo la coerenza dei numeri. Amo la loro fiducia. Non sbagliano, non tradiscono, non deludono mai. Ci accompagnano dalla nascita alla morte e noi ne siamo distrattamente inconsapevoli. Li odiamo quando li studiamo. Li adoriamo quando combaciano con una data importante. Piangiamo quando ci ricordano una sconfitta, un brutto voto, un lutto, un costo che ci ha impegnato a vita. Essi non sono mai soggetti ad invecchiamento come lo è l'essere umano. Sono eterni. Per sempre. Quel "per sempre" che tanto ci affanniamo a cercare ovunque, spesso nell'amore e nell'amicizia, ma che è invece presente nell'elemento più rigido delle nostre esistenze. Il numero.

La seconda opera è intitolata: no words, senza parole. Acrilico su legno, 60x60 cm. Uno sguardo dolce, occhi profondi che ti trascinano mentalmente per mano in un altro mondo e ti accompagnano in un percorso sereno, distante dalla realtà attuale. La protagonista dell'opera ha parole, che scrive ma che si cancellano, che riscrive ma l'acqua le porta via.

Il comune denominatore delle mie opere è la fluidità del colore. La tecnica che utilizzo è l'acrilico molto diluito e l'acquerello su supporto quali cartoncino telato, legno e juta. L'acquerello, nonostante rifletta la fluidità delle emozioni in continuo cambiamento, diventa "fisso" una volta unito al supporto, in quanto "non si può più tornare indietro". È proprio per questo motivo che ho prediletto questa strada. Mi ricorda molto la vita. Mi ricorda che certe scelte determinano il tuo percorso e per quanto ci ripassi sopra, esse rimangono "impresse". Tuttavia, sono vere. Sono reali. Sono legate alla nostra natura di uomo, di errore, di vittoria e di sconfitta.

3) SEI UN'ARTISTA MOLTO INCISIVA, RIESCI A CREARE OPERE DAL FORTE IMPATTO EMOZIONALE OLTRE CHE VISIVO. MA COME NASCONO I TUOI LAVORI? SONO FRUTTO DI UNA LUNGA ELABORAZIONE MENTALE O TI LASCI TRASPORTARE DALL'ISTINTO?

Con la massima trasparenza, devo confidarvi che vivo così la mia arte: mi sveglio e ho in mente un'idea, ho un impegno e la metto un attimo da parte, essa si fa sempre più importante nel mio animo ma ho un'altra incombenza e questo lampo di creatività lo conservo. È come un continuo innamorarsi di un'idea, è una fase di corteggiamento costante.

Poi, finalmente, il tempo. Quindi l'esecuzione, chiusa in studio, dell'idea su tela o legno. Io vivo l'arte come un nuovo amore continuo, in occasione di ogni nuovo dipinto, di ogni nuova espressione che vedo in una persona. Ricerco quell'espressione, anche una simile, in un'attrice famosa, in una modella e la riporto su tela a volte unita ad una simbologia che trasmetta un messaggio, un rebus soggettivo da interpretare e da risolvere.

L'idea e il suo sviluppo sono la parte migliore. Ovunque mi trovi, anche un semplice paesaggio, un luogo particolare, un tocco di luce, un rumore improvviso mi proiettano in una dimensione particolare. Da questa situazione nasce l'idea che conservo fino al prossimo "tempo" per rendere in linee e colori ciò che era solo un "pensiero".

4) SOGNI NEL CASSETTO O PROSSIMI PROGETTI IN PROGRAMMA?

Il mio principale sogno è continuare a scrivere i miei diari di bordo relativi alla mia pittura.

Questa idea è nata in maniera del tutto casuale come, del resto, le migliori idee. Tenere un diario dei miei dipinti e delle mie esposizioni personali e collettive. E il dipinto come compagno di viaggio. Lo porto con me perché è parte di me. Un taccuino per gli appunti, un breve testo, le foto, i ricordi. https://www.elisafantinatoart.it/category/diari-di-bordo/

Sono consapevole di essere controcorrente, di concentrare le mie energie sulla bellezza e non necessariamente sul successo. Come giustamente mi riferiscono tutti i miei amici artisti, ho un modo di esprimere l'arte "emozionale", sono infatti assolutamente concentrata sulle emozioni che provo e verso quello che le persone sentono guardando un mio dipinto. La stima nei miei confronti di diversi galleristi e di un collezionista in particolar modo che ringrazio, in quanto ha trasformato la sua straordinaria nuova casa in un'alternativa pinacoteca, mi hanno fatto capire che ci sono tanti modi per vivere l'arte: in buona sostanza è possibile sviluppare un importante percorso artistico senza per forza estremizzare l'arte con la pubblicità. Arte è anche interiorità.

Il mio prossimo progetto è proprio questo, la partecipazione a Venezia a questa importante esposizione d'arte diretta dal critico Dott.ssa Francesca Callipari, perché adoro il presente, voglio concentrarmi su di esso, non voglio che mi sfugga alcun particolare. Voglio "fermarmi ad ascoltare" e guardare le mie Emozioni Pittoriche. Farò una scorta di energia e di bellezza per poi ricercare il prossimo sogno. Un ringraziamento a Francesca per avermi selezionata e per permettere la continuazione di questo sogno.

GRAZIE, INVITIAMO TUTTI I LETTORI A SEGUIRTI SUI TUOI CANALI E OVVIAMENTE VISITANDO LA MOSTRA A PARTIRE DAL 4 FEBBRAIO PRESSO SV - CENTRO ESPOSITIVO SAN VIDAL NEL CENTRO STORICO DI VENEZIA.

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