International Exhibition - Arte in maschera: intervista alla scultrice Cristina Del Ponte

11.01.2023

di Francesca Callipari

In occasione della mostra ARTE IN MASCHERA AL CARNEVALE DI VENEZIA che si terrà a Venezia con inaugurazione 4 febbraio 2023, siamo lieti di presentarvi una degli artisti protagonisti: la scultrice CRISTINA DEL PONTE

1) BENVENUTA AD ILOVEITALY NEWS, SIAMO MOLTO FELICI DI OSPITARTI IN QUESTO SPAZIO... PERMETTI AI NOSTRI LETTORI DI CONOSCERTI MEGLIO. QUANDO HAI SCOPERTO LA TUA PASSIONE PER L'ARTE E COSA RAPPRESENTA OGGI PER TE?

Buongiorno, Vi ringrazio per l'opportunità concessa. Posso dire che per me è stato naturale? Avendo perso l'udito in età prelinguale, cercavo di comunicare a "pittogrammi".. con penne, pastelli o gessetti. Disegnavo ogni giorno e su qualsiasi cosa.. per la felicità dei miei familiari... muri o tavolo compresi. A circa 8 anni, dal disegno mi sono avvicinata alla pittura, prima ad acquerello e poi ad olio. Circa quindicenne, incoraggiata da mio nonno, ho dipinto i miei primi affreschi. Ho frequentato l'istituto d'arte e l'università di architettura, cosa che mi ha spinto a provare la tecnica della china, applicata all'arte figurativa. Amo molto i paesaggi: nel dipingerli provo felicità, libertà, quasi un senso di sfogo. Mi sembra di essere un uccello che vola: sono nel luogo da dove osservo, ed in un istante, nel più lontano punto che riesca a vedere... Sono legata all'arte figurativa, perché adoro la perfezione dei particolari della natura: la compiutezza di un bocciolo, o la sofferenza di un girasole appassito... Per quanto riguarda le sculture, invece, ho iniziato solo negli ultimi 7/8 anni a plasmare la creta. Ho cominciato seguendo un corso presso un'auser della mia zona, producendo semplici manufatti. Ho voluto cimentarmi con la tecnica Rakù, e successivamente mi sono dedicata alla figura umana. Raffiguro principalmente donne, perché, quando creo, cerco di proiettarmi interiormente nella raffigurazione; per me è più facile trasferirle le mie sensazioni. Mi piace rappresentare l'eleganza, la grazia dei movimenti, la bellezza e la serenità. Mi appaga anche foggiare animali, percepisco la simbiosi: sono semplici, molto puri nelle loro sensazioni. Alle volte mi sento caratterialmente affine. Eseguo anche oggettistica o monili, anche se in questo caso, è molto difficile imprimere all'oggetto le percezioni che vorrei. Mi piace sperimentare e mischiare varie tecniche, sia nella pittura che nella scultura.. Ultimamente ho eseguito alcuni quadri in altorilievo e successivamente decorati ad olio, che hanno riscosso particolare interesse.

Oggi l'arte per me, rappresenta un modo per parlare al mondo, cercare di far capire che viviamo guardando invece di osservare, perdendo così il tesoro di molte consapevolezze.

2) DAL 4 FEBBRAIO SARA' INAUGURATA A VENEZIA QUESTA MOSTRA CHE TI VEDRA' PROTAGONISTA PER LA SEZIONE SCULTURA, INSIEME AD ALTRI TALENTUOSI ARTISTI. TI VA DI PARLARCI DELLE OPERE CHE ESPORRAI IN QUESTO EVENTO?

Certo, sono tre raffigurazioni di donne, dal diverso temperamento.

La "Maschera Veneziana" è una ceramica Rakù, in ossido turchese e ramina, del 2015. Rappresenta espressone di completezza. Ho cercato di rappresentare la maturità della donna, che danza come la risacca del mare, in modo elegante con chi la sta osservando. Effimera e irraggiungibile, nascosta dietro la maschera, è consapevole di poter divertirsi, dimenticando per una sera di non essere più ragazzina.

"Astrea" è la mamma.. la matriarca; è una ceramica Rakù in ossido bianco effetto craclè, del 2019. Come il suo nome, vuole simboleggiare la purezza. È una giovane donna elegante, nel contempo genitrice... veglia serenamente sui suoi figli, numerosi come le stelle della costellazione della vergine.

"Beatitudine" è una terracotta patinata ad effetto bronzo del 2019. Rappresenta l'aspirazione di una ragazzina, a diventare incantevole. Volevo rappresentare la voglia di definirsi, di provare sensazioni a lei ancora solamente bramate: si guarda allo specchio, pregustando il sogno che diventerà una donna affascinante.

3) LE TUE OPERE SI CONTRADDISTINGUONO PER GRANDE ESPRESSIVITA' E UNA CERTA ELEGANZA DELLE FORME. MA COME NASCONO I TUOI LAVORI? SONO FRUTTO DI UNA LUNGA ELABORAZIONE MENTALE O TI LASCI TRASPORTARE DALL'ISTINTO?

Non Riesco a comporre "su ordinazione", più che studiare un'opera, studio colui che eventualmente la commissiona: non voglio fare copie, perché ognuno deve avere la sua rappresentazione esclusiva. Questo accade comunque di rado: generalmente mi lascio trasportare dalle emozioni e dall'istinto. Dipingo o modello magari su uno spunto visivo, o un particolare che mi colpisce l'immaginazione. Ma poi svuoto la mente, lascio andare l'ispirazione del momento. Se non sono soddisfatta del lavoro, lo correggo, ma se non mi ispira ugualmente, lo rifaccio daccapo.

4) SOGNI NEL CASSETTO O PROSSIMI PROGETTI IN PROGRAMMA?

Il sogno nel cassetto? Un esposizione a Parigi o Barcellona... ma più realisticamente vorrei perfezionarmi e magari cominciare a farmi conoscere qui. Sto progettando una personale per la prossima estate a Grado e una collettiva probabilmente a Treviso, verso novembre. Un sogno, sarebbe di propormi anche oltre confine (Austria o Germania); quindi non escludo una personale, durante il periodo estivo nel Tarcentino.

GRAZIE, INVITIAMO TUTTI I LETTORI A SEGUIRTI SUI TUOI CANALI E OVVIAMENTE VISITANDO LA MOSTRA A PARTIRE DAL 4 FEBBRAIO PRESSO SV - CENTRO ESPOSITIVO SAN VIDAL NEL CENTRO STORICO DI VENEZIA.

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