Fragili: intervista all'artista Giusy Foresta in occasione della sua personale a Roma

21.05.2024

di Francesca Callipari

Ho fatto dell'Arte il mio varco, non per evadere dalla realtà in cui vivo, ma per riflettere su come poter dare il mio piccolo contributo.

Giusy Foresta

1) BENTORNATA AD ILOVEITALY NEWS CARA GIUSY, SONO MOLTO FELICE DI ACCOMPAGNARTI IN QUESTA BELLISSIMA ESPOSIZIONE CHE PRESENTEREMO A ROMA, DANDO LA POSSIBILITA' A TUTTI DI IMMERGERSI NELLA TUA MERAVIGLIOSA ARTE!

PER CHI ANCORA NON TI CONOSCESSE, RACCONTACI UN PO' DI TE: QUANDO NASCE LA TUA PASSIONE E QUANDO HAI VERAMENTE CAPITO CHE L'ARTE POTEVA ESSERE IL TUO PRINCIPALE STRUMENTO DI COMUNICAZIONE?

GIUSY: Sono nata e cresciuta in un piccolo paese calabrese, immerso nel verde e ho vissuto un'infanzia molto felice a contatto con la natura ed i miei coetanei, con i quali trascorrevo momenti di gioco molto creativi ed esperienziali. Ogni giorno ci si reinventava con qualcosa di veramente ingegnoso…per cui si può dire che sono nata con le mani in pasta!

La mia passione per il disegno, però, l'ho scoperta grazie a mio padre: emigrato in Lombardia, era solito portare dei bellissimi regali al suo ritorno a casa e tra questi una meravigliosa enciclopedia illustrata. Ogni mia ricerca scolastica era così corredata da disegni che ricopiavo minuziosamente nelle forme e nei colori. Credo che il copiato, soprattutto della figura umana, dal vero o dalla fotografia, sia fondamentale nella formazione di un artista. Avvicinarsi all'iperrealismo è un percorso meraviglioso che permette di conoscere le potenzialità del colore e favorisce abilità tecniche. Per me è stato un fruttuoso esercizio che ha piano piano portato alle prime elaborazioni personali e utilizzare la pittura con libertà espressiva e comunicativa.

I miei studi da autodidatta si sono successivamente arricchiti con i corsi professionali presso l'Accademia di belle Arti di Roma, dove ho conseguito la specializzazione in Pittura.

2) IN QUESTA ESPOSIZIONE, SINTETIZZI PERFETTAMENTE TUTTI QUEGLI ELEMENTI CHE HANNO FIN QUI CONTRADDISTINTO LA TUA PRODUZIONE ARTISTICA, COMPIENDO PERO' UN'ANALISI PROFONDA SULLE DIVERSE SFACCETTATURE DELL'ESSERE UMANO E SUL TEMA DELLA FRAGILITA'. COSA TI HA SPINTO AD AFFRONTARE QUESTO TEMA?

GIUSY: Chi mi conosce sa bene quanto io sia sensibile e attenta a quanto accade intorno a me. La mia forte empatia è spesso anche fonte di sofferenza personale, specialmente quando non posso interagire per cambiare delle situazioni e mi sento impotente. Al momento provo una profonda preoccupazione per questi ragazzi che sembrano essere privi di aspirazioni o interesse per il loro futuro, forse a causa delle incertezze che regnano incontrastate nella nostra società, e dell'incalzante progresso tecnologico. Quest'ultimo aspetto mi spaventa un po' poiché lo utilizziamo non per creare delle connessioni e avvalorare i nostri vissuti in una condivisione civica e inclusiva, ma per puro protagonismo, alimentando l'egocentrismo, l'eccentricità, il narcisismo e di contro genera frangibilità di quanti non riescono a seguire certi modelli.

In tutti noi dimora una qualche remota fragilità. E' proprio a loro che mi rivolgo con queste opere che assumono un'importante valenza comunicativa, e da qui la scelta di utilizzare una forma più "leggibile", come il ritratto, per facilitare la comunicazione di un messaggio positivo.

Ho fatto dell'Arte il mio varco, non per evadere dalla realtà in cui vivo, ma per riflettere su come poter dare il mio piccolo contributo.


3) UN ALTRO ASPETTO CARATTERIZZANTE DI QUESTO EVENTO È L'INTERAZIONE CON LA FOTOGRAFIA, VOLENDO RICONOSCERE FORSE COSÌ ANCHE IL SUO RUOLO DI COMPARTECIPE NEL PROCESSO DI CREAZIONE PITTORICA E ALLO STESSO TEMPO LA TUA SCELTA DI RIMANDARE IN ALCUNI DIPINTI AGLI ELEMENTI NATURALI OPPURE IN ALTRI DI CONCENTRARTI SU UNA RISTRETTA SELEZIONE DI CROMIE. CI SPIEGHI UN PO' DI PIU' I SIGNIFICATI E I MOTIVI CHE SI CELANO DIETRO QUESTE TUE SCELTE?

GIUSY: Sono stata definita spesso un'artista informale perché sostanzialmente nelle mie opere significato e significante sono strettamente connessi, tanto da non distinguerli. Io mi esprimo tendenzialmente con il colore, esplosivo e dirompente, ma la pittura è materiale esperienziale che non viene dal nulla solo perché non è riconducibile a una forma che il nostro occhio riconosce. In questa esperienza mi sono sentita di dare centralità al significato più che al significante, ragion per cui ho scelto di realizzare dei ritratti e limitato la mia tavolozza a pochissimi colori, i primari in particolare.

4) DA CURATRICE E CRITICO D'ARTE HO SEMPRE PERSEGUITO L'IDEA CHE LE MOSTRA DEBBANO RACCONTARE IN QUALCHE MODO L'OGGI E AFFRONTARE I PROBLEMI ATTUALI. IMMAGINO CHE ANCHE TU CONDIVIDA QUESTO PENSIERO, MA IN UNA SOCIETA' CHE CONTINUA AD INCEDERE FRETTOLOSAMENTE PENSI CHE L'ARTE SIA ANCORA CAPACE DI SCAVARE NELL'ANIMO DELL'OSSERVATORE E INDURLO AD UNA RIFLESSIONE E MAGARI AD UN CAMBIAMENTO?


GIUSY: Una volta, forse, l'arte poteva assumere una funzione "persuasiva" e influenzare le menti tanto da apportare dei cambiamenti. Era un'Arte sentita, pura. Oggi molti artisti sono monopolizzati dal mercato e rispondono alle regole della "politica" artistica e della cultura dominante solo per trarre visibilità e profitto, stravolgendo, scioccando, con provocazioni che portano a forme estreme. Si sta perdendo secondo me il vero senso del "fare"'arte nella sua funzione comunicativa.

I linguaggi si fanno sempre più complessi e ne compromettono la lettura.

Per mia fortuna non ho l'ambizione di sfondare nel mondo dell'arte!!

5) HAI PROGETTI IN PROGRAMMA DOPO QUESTO EVENTO O DESIDERI CHE TI PIACEREBBE REALIZZARE IN UN PROSSIMO FUTURO NEL TUO PERCORSO ARTISTICO?

GIUSY: Attenderò qualche stimolo esterno o interiore che mi porterà a vivere un'altra interessante esperienza creativa!

Grazie per questo bellissimo incontro. A tutti i lettori diamo appuntamento sabato 25 maggio ore 18.00 a Roma presso la Galleria Il Leone.

Informazioni sull'evento:

Titolo: FRAGILI

Apertura: 25/05/2024

Conclusione: 08/06/2024

Inaugurazione: SABATO 25 Maggio dalle ore 18:00

Curatore: Francesca Callipari

Luogo: Roma, Galleria Il Leone

Indirizzo: Via Aleardo Aleardi, 12 00185 Roma

Ingresso gratuito

Orari: da lunedì a sabato 10-13 e 16-19

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