Da Burri a Cattelan: cinquantacinque anni di arte italiana in mostra a Catania
di Dario Salanitro
Un evento eccezionale al Palazzo Valle: 53 opere dalla Galleria Nazionale di Roma in un percorso storico che abbraccia il 1970-2025. Un viaggio tra Guttuso, De Chirico, Melotti e le provocazioni di Cattelan.

Fino al 29 marzo 2026, presso il Palazzo Valle di Catania, è possibile ammirare la mostra "Da Burri a Cattelan 1970/2025". Curata da Renata Cristina Mazzantini e Gabriele Simongini, assieme alla Fondazione Puglisi Cosentino , l'esposizione racchiude 53 opere provenienti dalla Galleria Nazionale d'Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Questo evento rappresenta un fatto eccezionale, essendo la prima volta che accade nella storia della celebre istituzione museale romana.
Le opere ripercorrono un arco temporale di 55 anni di storia dell'arte italiana. Partendo da Alberto Burri, si incontrano artisti del calibro di Pietro Consagra, Giorgio De Chirico, Renato Guttuso, Fausto Melotti, Gino De Dominicis, Mario Schifano, Emilio Isgrò ed Ettore Spalletti, fino a concludere il percorso con Maurizio Cattelan.
La mostra permette di osservare lo stile specifico di ogni artista in relazione al periodo storico trattato. Ad esempio, si nota un realismo maggiormente introspettivo in Guttuso, mentre Giorgio De Chirico, tra la fine degli anni Sessanta e i primi Settanta, inventa il celebre stile neometafisico. L'esposizione attraversa diversi periodi stilistici, quali l'Arte Povera, l'Astrattismo, la Pittura Concettuale e Oggettuale, la Pittura Analitica e Colta, la Scuola di San Lorenzo e la Transavanguardia.
Non sono presenti solo opere di artisti italiani ; vi sono anche grandi nomi dell'arte mondiale in qualche modo legati al nostro Paese, come Alexander Calder, Hsiao Chin, Anish Kapoor, Sol LeWitt e Mark Kostabi.
Entrando nella descrizione specifica di alcune opere, si trova "Città Frontale" di Pietro Consagra del 1968, che richiama lo sviluppo dell'opera realizzata a Gibellina nel 1983 con l'edificio Meeting. Questa idea dell'artista siciliano è nata in seguito alla sua visita in America tra il 1967 e il 1968. Giocosità, spazialità, accuratezza e leggiadria si ritrovano nelle opere di Alexander Calder e Fausto Melotti, che per un caso particolare avevano entrambi una laurea in Ingegneria. L'opera di Calder, dal titolo Four white discs red rubber, si rifà ai cosiddetti "standing mobiles" , ossia mobili in piedi, poiché la parte movibile poggia su una base invece di rimanere in aria. Calder amava molto l'astronomia, considerando lo spazio come un'alternanza continua e illimitata di equilibrio e caos.
In Giorgio De Chirico, si osserva lo sviluppo dell'opera neometafisica con il lavoro intitolato Spettacolo misterioso del 1971. Rispetto ai lavori precedenti, quest'opera è più raggiante, splendente e allegra, con cromature più luminose, in netto contrasto con le opere torbide ed enigmatiche del periodo precedente. Di Alberto Burri, è esposta l'opera "Combustione" del 1971 , che mostra un elemento che va oltre il concetto di Informale, influenzando l'arte contemporanea ancora oggi.
Nell'esposizione, trovano spazio anche opere di artisti siciliani come Renato Guttuso , con "Muro di Erice" del 1976 e "La visita della sera" del 1980, caratterizzate, come già detto, da una natura più intimista rispetto al passato. L'opera del 1976 fa parte di un ciclo di lavori eseguiti fra quest'anno e il '77, incentrati sui muri e i tetti degli edifici siciliani dipinti in maniera molto ravvicinata , dando particolare attenzione a ogni singola pietra, raffigurata come parte di un mosaico pittorico. L'opera del 1980 raffigura invece il cortile che si trovava davanti lo studio di Guttuso situato a Palazzo del Grillo a Roma ; si nota una tigre che passeggia nel cortile in un'atmosfera notturna sognante, una tigre che emana contemporaneamente magnificenza e aggressività.
Di Carla Accardi, troviamo un'opera dei primi anni Settanta, caratterizzata dal suo stile antipittorico, con segni volanti sul sicofoil, la plastica trasparente che l'artista utilizzava fin dal 1961.
Altre opere presenti sono "Arcipelago" di Giulio Turcato, "colonne" di Piero Dorazio, "Enciclopedia Treccani. Vol.XXX.Salomè" di Emilio Isgrò, "Alba, giorno, tramonto e notte" di Eliseo Mattiacci e "Ennesima" di Giulio Paolini. L'opera di Isgrò esalta la parola per sostenere la memoria , mentre quella di Paolini esalta l'infinito come stato da raggiungere.
Il lavoro di Mattiacci evidenzia come ogni azione che compiamo nella vita — che sia creazione, pensiero critico o altro — sia influenzata dal tipo di giornata in cui avviene. L'opera consiste in quattro lastre, costituite da vari materiali (acciaio, cristallo, rame e ferro) per simboleggiare le diverse fasi della giornata: l'alba, il giorno, il tramonto e la notte.
Parlando ancora degli artisti presenti, si trova Claudio Verna con l'opera "Pittura". Inserita nella corrente dell'Arte Analitica, quest'opera ne rappresenta la perfetta sintesi, in quanto mette in risalto l'asse verticale e quello orizzontale, sia della tela che del telaio, che in questo modo interagiscono con l'evolversi del campo cromatico.
Vasco Bendini con l'opera "Senza titolo" del 1977 , ha rappresentato una superficie divisa per creare una separazione tramite il nastro adesivo, che il colore ha oltrepassato solo in parte. L'uso di vari materiali, come polveri metallizzate e dorate, e le sgocciolature, fusi insieme, hanno creato una complicità imprevedibile.
Tra le altre opere, vi sono "La Costellazione del Leone" di Carlo Maria Mariani del 1981, "Acquatico IV" di Mario Schifano del 1988, "Antica leggenda" di Antonio Corpora e "Senza titolo" di Marco Tirelli del 1997-1998.
Descrivendo ulteriormente, Gino De Dominicis con il lavoro "Con titolo" spiega perfettamente il suo stile pittorico, che consiste nel considerare la pittura e il disegno linguaggi rimasti immutati nel tempo. Mark Kostabi ha realizzato l'opera "Counter intelligence" , in cui è dipinto il negozio dei gadget e dei souvenir del MoMA di New York in uno stile futurista e neopop, raffigurando un universo completamente meccanizzato. Maurizio Cattelan espone l'opera "Sunday", che consiste in due pannelli di acciaio inossidabile placcati in oro 24 carati , "cambiati" da colpi di arma da fuoco , una critica alla libera circolazione delle armi in America.
Informazioni
La mostra è visitabile da martedì a domenica, dalle 10:00 alle ore 20:00.
L'esposizione è a pagamento, al costo di undici euro. Il prezzo è ridotto per determinate categorie come gruppi e Università , mentre l'ingresso è libero per giornalisti e accompagnatori di disabili.