L’eclettismo emozionale di Giampiero Murgia sbarca a New York

08.01.2019

di Redazione

Nelle sue opere pittoriche l'artista dipinge prevalentemente il sogno, il ricordo, l'inconscio, rievocando scenari marini con i colori e i paesaggi della sua Sardegna. Sostiene che la realtà rappresenti la metafora del sogno e in tal senso prevale nei suoi dipinti una forte componente romantica ed onirica

Sarà presentata presso la Galleria Artifact di New York, nel cuore di Manhattan, dal 9 al 27 gennaio 2019 la mostra personale di Giampiero Murgia. Un evento particolarmente rilevante che rappresenta senza dubbio una grande opportunità, evidenziando altresì il riconoscimento anche oltre oceano del talento di questo artista italiano.

Eclettico, visionario, attento scrutatore della realtà, Murgia ha partecipato a numerosi eventi in tutta Italia, ricevendo svariati riconoscimenti e distinguendosi negli ultimi anni per la sua straordinaria versatilità, che lo ha condotto ad esprimersi non soltanto per mezzo della pittura ma anche attraverso la poesia e la scrittura. Ricordiamo la pubblicazione nel 2017 del suo romanzo autobiografico "La personalità del bozzetto", distribuito da LaFeltrinelli e della raccolta di racconti e poesie dal titolo "Solchi tra le dita", in uscita nel 2019, che anticiperà un brano inedito, scritto e musicato dall'artista stesso.

Nelle sue opere pittoriche l'artista dipinge prevalentemente il sogno, il ricordo, l'inconscio, rievocando scenari marini con i colori e i paesaggi della sua Sardegna. Sostiene che la realtà rappresenti la metafora del sogno e in tal senso prevale nei suoi dipinti una forte componente romantica ed onirica. 

Stilisticamente si ritrovano nella sua pittura diversi elementi che lo avvicinano all'Espressionismo, al Simbolismo o ancora al Surrealismo fino ad arrivare al tratteggio tipicamente divisionista, elementi che però evidenziano l'intenzione dell'artista a non volersi rinchiudere in un determinato genere o stile, preferendo piuttosto spaziare e sperimentare sempre cose nuove. Tutto ciò si unisce ad una ricerca quasi spasmodica della luce, elemento fondante e vera protagonista delle sue opere, che avvolge delicatamente l'astante introducendolo in questo meraviglioso viaggio ricco di simbologie, messaggi, sentimenti e intime riflessioni.

Chi osserva le sue opere rimane inebriato da quel blu intenso che a tratti ricorda Chagall... un blu che sa di cielo e di acqua, di vento e pioggia e che come le onde del mare lambisce gli scogli dell'essere per infrangerli, consentendoci di mettere a nudo tutte le nostre sensazioni.

Per chi si trovasse a New York dunque, consigliamo vivamente di visitare questa mostra, avendo così la possibilità di immergersi dal vivo nell'arte di questo interessante artista.

Ovviamente non mancheranno anche le occasioni in Italia: a partire dal 8 marzo, infatti, l'artista parteciperà ad una importante collettiva dal titolo "I Love Italy" che si terrà a Torino nella straordinaria location di Palazzo Saluzzo di Paesana.

©2021 I Love Italy News Arte e Cultura