Arteterapia del colore: Un passo nel Blu

di Carlotta Pardini

Con piacere mi trovo a scrivere il secondo articolo dedicato all'Arteterapia del Colore a indirizzo Antroposofico. Mi preme sottolineare che la Scienza dello Spirito considera l'Essere Umano nella sua interezza di Corpo, Anima e Spirito.

Questa visione della persona ci permette di utilizzare gli strumenti artistici e le conoscenze acquisite a favore dello Sviluppo Spirituale con l'obiettivo di superare quel materialismo che tenta di governare ogni sfera dell'esistenza. La visione materiale può ridurre il significato della vita a un vuoto abuso di consumo di merci in cui il verbo avere impera sull'essere. La tendenza materialistica del nostro tempo ci spinge verso pericolosi egoismi, alla ricerca di un'eterna bellezza fisica, demonizzando la vecchiaia e la naturale decadenza del corpo, ponendo l'attenzione all'apparenza, allontanandoci sempre di più dai significati profondi dell'esistere.

Perciò Il Blu è il colore più adatto per compenetrare il senso di ciò che sta accadendo in questo momento storico nella sfera dei sentimenti di noi tutti.

In questi passi insieme andremo a scoprire alcune caratteristiche del vasto mondo del Blu, Splendore dell'Anima, specchio del sentire; partiremo dalle sue origini e incontreremo alcuni artisti i quali hanno espresso le qualità del Blu in modo singolare...

Secondo alcuni studi le prime sintesi di questo colore furono fatte dagli Egiziani. In epoca Greca e Romana il Blu era utilizzato per dipingere templi e sculture ed era prodotto grazie alla frantumazione del lapislazzulo, pietra preziosa. Dal Neolitico fino al cuore del Medioevo in Europa il Blu ebbe un ruolo sociale e simbolico molto debole. Acquisì maggiore importanza con la Riforma Protestante e poi nel XII e XIII sec, diventando un colore morale, mariano, reale. Nel tempo il Blu ha ottenuto sempre più supremazia diventando il colore del progresso, dei Lumi nella rivoluzione americana e francese, conservando il suo potere simbolico in ambito artistico, letterario e scientifico, ruolo che ha mantenuto e rafforzato fino ai giorni nostri.

Secondo la conoscenza Antroposofica possiamo comprendere gli Impulsi del Mondo Spirituale osservando con attenzione la Storia dell'Arte in cui gli Artisti portano alla luce tali impulsi. Viaggiando attraverso il Blu vediamo il suo utilizzo innovativo e singolare in alcuni pittori, artisti che rappresentano lo specchio del tempo in cui sono vissuti e che ancora oggi sostengono la nostra evoluzione.

Giotto fu il primo ad abbandonare l'oro dello sfondo per trovare la sacralità e la mistica leggerezza dei cieli blu e azzurri. Antonello da Messina decise di avvolgere e proteggere nella purezza del Blu la Madonna, così come Raffaello, nel quale il colore divenne l'espressione della purezza interiore e della profondità di sentimento della Madre Celeste, la cui veste esprime le qualità dell'anima oltre a proteggere il suo corpo fisico.

Nell'epoca moderna troviamo, invece, l'aspetto malinconico, introspettivo, silente e profondo dell'essere nel periodo Blu di Pablo Picasso. Le figure umane sono permeate da molte sfumature e immerse in un'insolita atmosfera ed i volti, d'altro canto, esprimono questi sentimenti proprio grazie alle molteplici tonalità del Blu.

Per Marc Chagall il Blu diventa palcoscenico, luogo in cui l'artista dipinge i lieti eventi, luogo nel quale i suoi personaggi s'incontrano e fluttuano e nonostante la natura fredda di questo colore in Chagall esso si allinea perfettamente alla poetica dell'artista, esprimendo gioia e gaiezza. 

Per Vincent Van Gogh il blu è, invece, il colore della contemplazione, della pace che trova nelle sue notti stellate incontrando la misteriosa bellezza e la vivacità degli astri, ma è anche chiara espressione del suo sentimento tormentato. In ultimo arriviamo a Yves Klein, artista francese, specchio del mondo contemporaneo, diventato così famoso per aver registrato un Blu con il suo nome. Nella sua opera questo artista appiattisce il colore, togliendogli ogni possibile sfumatura e creando campiture piatte e immobili. 

Ma qual è l'essenza del blu secondo la Scienza dello Spirito? Grazie allo studio Antroposofico possiamo sperimentare attraverso la pittura il suo significato archetipico. Proviamo a immaginare un punto di luce centrale al foglio che gradualmente diventa blu scuro verso l'esterno grazie ad un movimento curvilineo. Una luce che si effonde nell'oscurità del blu, il quale avvolge gentilmente l'intimità della nostra sfera animica come una limpida luce nell'immensità.

In questo difficile periodo come stiamo proteggendo i nostri sentimenti? Siamo consapevoli di ciò che sentiamo? Nel Blu può vivere l'amore, la speranza, la fiducia, il coraggio, la gioia, la tristezza, ma anche la paura, la sfiducia, lo scoraggiamento, l'abbattimento, la solitudine, la malinconia, la rabbia. Nel blu dei nostri sentimenti esistono moltissime sfumature. Come nel mare o nel cielo vediamo tantissime diverse tonalità: indaco, oltremare, cobalto, prussia, turchese, il celeste e l'azzurro. Anche in noi esiste il mare del sentire che si colora continuamente di nuove sfumature: è il nostro cielo interiore con gli infiniti azzurri e le notti buie senza stelle né luna. Possiamo noi essere in dialogo con la sfera del sentire? Possiamo noi trasformare la paura in coraggio? La sfiducia in fiducia? L'odio in amore? Sì, abbiamo questo potere e l'esperienza di pittura con il Blu, in armonia agli altri colori, può essere un'opportunità per diventare coscienti dei nostri sentimenti e trasformarli, guidati da un Arteterapeuta. 

Sono felice di concludere questo cammino insieme, ricordando che il complementare del Blu è l'Arancione, colore vivace con allegre armonie. Nel prossimo articolo andremo verso il colore Giallo, lo Splendore dello Spirito.